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USIC INFORMA 53

Intervento del Segretario Generale Antonio Tarallo durante l’incontro con il Ministro della Difesa, avvenuto in data 22 aprile 2024

 Sig. Ministro 
Oggi per il mondo militare è una giornata storica. 
Da oggi la tutela dei diritti dei militari non sono più una concessione o una negazione, ma una realtà di cui tutti dovranno prenderne atto. 
Il giusto spot che possiamo coniare in questa giornata è: 
Il diritto non è più un qualcosa che ti viene concesso ma è un qualcosa che non ti può essere negato. 
Con la scusa della militarità l’azione di comando è stata tale da esasperare il concetto di lavoro senza corrispondere il più delle volte il giusto trattamento economico (straordinario). Un esempio su tutti lo leggiamo nelle statistiche dei servizi di ordine pubblico, ove i Carabinieri ai sensi della Legge 121/1981, dovrebbero concorrere in quei servizi ed invece ne ricoprono il 52% del totale. 
Sono state interpretate e non applicate norme contrattuali e legislative con indiscutibile arbitrio. Ebbene si Signor Ministro, i Carabinieri, talvolta, sono obbligati a lavorare anche senza soste ed il più delle volte piuttosto dello straordinario, si riconosce se fortunati il recupero ore e, questo grazie ad una gestione dei fondi dello straordinario molto discutibile. Quindi all’affermazione di qualche tempo fa della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni “E’ ASSURDO CHE UN CARABINIERE PERCEPISCA SOLO 06,00 EURO PER UN ORA DI STRAORDINARIO” noi aggiungiamo dipende dal grado e dalla gestione dei fondi. 
Oggi però è una giornata storica e non la vogliamo rovinare in sterili ed inutili polemiche, ma solo ringraziarLa per aver sostenuto questo passaggio epocale. 
Sappiamo che per il momento ed in attesa della finalizzazione del contratto di lavoro, le apcsm, non potranno lavorare a pieno regime e, questo ci pone in una condizione di disagio nei confronti dei sindacati di Polizia, per questo, confidiamo sulla Sua disponibilità, affinchè nell’immediato, possa essere approvato un provvedimento d’urgenza, attraverso l’utilizzo delle risorse risparmiate dalla chiusura della R.M. o se possibile reperite dall’art. 1 comma 200 Legge 190/2014 (Fondo per esigenze indifferibili), per garantire una iniziale quanto necessaria rappresentatività sindacale, attraverso il riconoscimento di distacchi e permessi alle APCSM. Inoltre, chiediamo il Suo sostegno affinchè le somme previste per distacchi e permessi, vengano stanziate nella prossima Legge di Bilancio senza andare ad inserirle nel totale degli stanziamenti contrattuali. 
Ci permetta a questo punto anche un passaggio sugli stanziamenti contrattuali, per dirLe che come Unione Sindacale Italiana Carabinieri, non siamo soddisfatti dalle somme stanziate in Legge di Bilancio, per i rinnovi contrattuali (indicativamente un aumento contrattuale del 5,9%) contro un indice ipca che indica nel 16% il giusto stanziamento risorse per la contrattazione del triennio 2022/2024. 
Su questa contrattazione, potremmo contare su qualche risorsa in più (circa 1% rispetto al precedente contratto (2019/2021) che si attestò su un aumento del 4,7%), che probabilmente non ci permetterà di rivedere quelle indennità accessorie mai aumentate dal lontano 2002, ivi compreso lo straordinario. Oggi, oltre al contratto di lavoro, abbiamo la necessità di risolvere alcune altre criticità su cui riteniamo necessario che il Governo ponga la Sua attenzione, non più reiterabili. 
1. Sentenza 130/2023 Corte Costituzionale 
Trattamento di Fine Servizio, ove la Corte Costituzionale con la suddetta sentenza, invita il Governo ad emanare un provvedimento affinchè il T.F.S. (Trattamento di Fine Servizio) venga riconosciuto all’atto del pensionamento e non come accade dal 2011 (blocco tetto salariale), suddiviso in più tranche di cui la prima dopo 13 mesi dal congedamento. Relativamente alla sentenza della Suprema Corte, vi è obbligo del Governo di intervenire nel merito ed emanare chiare e precise disposizioni. 
2. Body Cam 
Normare utilizzo al personale in servizio delle citate apparecchiature quali FONTE DI VERITA’ . Noi siamo disposti ad acquistarle ed a dotarle ai nostri iscritti al fine di garantire la loro sicurezza sul lavoro. 
3. Contrattualizzazione Orario Lavoro Straordinario 
Questo è un argomento a cui bisognerebbe dedicare un intero incontro. Comunque ci proveremo ad essere veloci e sostanziali nell’affrontare la delicata tematica. Lo straordinario per quanto riguarda il suo adeguamento economico, rientra nella contrattazione ma per quanto riguarda la distribuzione al personale, rientra nell’ambito di un D.M. Interno a cui non è prevista per noi contrattazione. Si verifica che nell’Arma dei Carabinieri, si riconosce lo straordinario ad personam solo ai Direttivi e Dirigenti (40/54 ore procapite il cui costo medio orario e di oltre 40 euro), mentre ai contrattualizzati lo si corrisponde di Reparto ed in relazione al compito assegnato (operativi “27/30 ore” -semi operativi “14/17 ore”-ufficio “6/8 ore”). In più il Comandante Provinciale ha la facoltà di ridurre il monte ore di Reparto (ad esclusione di quello degli Ufficiali) per destinarlo ad altre esigenze. Questo comporta che a fronte di uno stanziamento nel 2023 di 470 milioni di euro, più del 20% è stato distribuito al ruolo Direttivi/Dirigenti (5.000 unità) che prevalentemente svolgono lavoro d’Ufficio. A questo aggiungiamo che un Dirigente percepisce un ora di straordinario superiore all’ora di servizio ed un contrattualizzato di contro, l’ora di straordinario è inferiore di circa 5 euro al lordo delle ritenute Previdenziali ed Assistenziali. Oltre a questo si rende assolutamente necessaria la contrattualizzazione dello straordinario al fine di evitare usi ed abusi impropri. In definitiva se contrattualmente aggiorniamo un ora di straordinario, questa deve essere obbligatoriamente assegnata all’interessato, senza intervento decisionale del superiore gerarchico. L’attuale suddivisione crea sperequazioni e lamentele finanche nel ruolo Direttivi/Dirigenti in cui ad alcuni vengono riconosciute 40 ore al mese mentre ad altri 54 ore al mese procapite facendo venire meno il principio dell’art 3 della Costituzione Italiana. 
4. Convenzioni con Aziende Sanitarie Regionali al fine di consentire delocalizzazione visite psicologiche e psichiatriche del personale dell’Arma inviato d’Ufficio a controllo specifico a causa della poca disponibilità di personale nello specifico settore, il Carabiniere inviato presso le strutture Militari, per essere valutato, perde mesi e mesi di lavoro poiché viene posto a disposizione sine die e nel frattempo non segue nessun percorso riabilitativo. 
5. Indennità di Comando 
Stanziamento di 7.000.000……..