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USIC - INCONTRO CON IL MINISTRO CROSETTO

Sig. Ministro
Oggi per il mondo militare è una giornata storica.
Da oggi la tutela dei diritti dei militari non sono più una concessione o una negazione, ma una realtà di cui tutti dovranno prenderne atto.
Il giusto spot che possiamo coniare in questa giornata è:
Il diritto non è più un qualcosa che ti viene concesso ma è un qualcosa che non ti può essere negato.
Con la scusa della militarità l’azione di comando è stata tale da esasperare il concetto di lavoro senza corrispondere il più delle volte il giusto trattamento economico (straordinario). Un esempio su tutti lo leggiamo nelle statistiche dei servizi di ordine pubblico, ove i Carabinieri ai sensi della Legge 121/1981, dovrebbero concorrere in quei servizi ed invece ne ricoprono il 52% del totale.
Sono state interpretate e non applicate norme contrattuali e legislative con indiscutibile arbitrio.
Ebbene si Signor Ministro, i Carabinieri, talvolta, sono obbligati a lavorare anche senza soste ed il più delle volte piuttosto dello straordinario, si riconosce se fortunati il recupero ore e, questo grazie ad una gestione dei fondi dello straordinario molto discutibile. Quindi all’affermazione di qualche tempo fa della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni “E’ ASSURDO CHE UN CARABINIERE PERCEPISCA SOLO 06,00 EURO PER UN ORA DI STRAORDINARIO” noi aggiungiamo dipende dal grado e dalla gestione dei fondi.
Oggi però è una giornata storica e non la vogliamo rovinare in sterili ed inutili polemiche, ma solo ringraziarLa per aver sostenuto questo passaggio epocale.
Sappiamo che per il momento ed in attesa della finalizzazione del contratto di lavoro, le apcsm, non potranno lavorare a pieno regime e, questo ci pone in una condizione di disagio nei confronti dei sindacati di Polizia, per questo, confidiamo sulla Sua disponibilità, affinchè nell’immediato, possa essere approvato un provvedimento d’urgenza, attraverso l’utilizzo delle risorse risparmiate dalla chiusura della R.M. o se possibile reperite dall’art. 1 comma 200 Legge 190/2014 (Fondo per esigenze indifferibili), per garantire una iniziale quanto necessaria rappresentatività sindacale, attraverso il riconoscimento di distacchi e permessi alle APCSM. Inoltre, chiediamo il Suo sostegno affinchè le somme previste per distacchi e permessi, vengano stanziate nella prossima Legge di Bilancio senza andare ad inserirle nel totale degli stanziamenti contrattuali.
Ci permetta a questo punto anche un passaggio sugli stanziamenti contrattuali, per dirLe che come Unione Sindacale Italiana Carabinieri, non siamo soddisfatti dalle somme stanziate in Legge di Bilancio, per i rinnovi contrattuali (indicativamente un aumento contrattuale del 5,9%) contro un indice ipca che indica nel 16% il giusto stanziamento risorse per la contrattazione del triennio 2022/2024.
Su questa contrattazione, potremmo contare su qualche risorsa in più (circa 1% rispetto al precedente contratto (2019/2021) che si attestò su un aumento del 4,7%), che probabilmente non ci permetterà di rivedere quelle indennità accessorie mai aumentate dal lontano 2002, ivi compreso lo straordinario.
Oggi, oltre al contratto di lavoro, abbiamo la necessità di risolvere alcune altre criticità su cui riteniamo necessario che il Governo ponga la Sua attenzione, non più reiterabili.
1. Sentenza 130/2023 Corte Costituzionale
Trattamento di Fine Servizio, ove la Corte Costituzionale con la suddetta sentenza, invita il Governo ad emanare un provvedimento affinchè il T.F.S. (Trattamento di Fine Servizio) venga riconosciuto all’atto del pensionamento e non come accade dal 2011 (blocco tetto salariale), suddiviso in più tranche di cui la prima dopo 13 mesi dal congedamento. Relativamente alla sentenza della Suprema Corte, vi è obbligo del Governo di intervenire nel merito ed emanare chiare e precise disposizioni.
2. Body Cam........Clicca | 
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